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Temporada 9
Fecha de emisión
Sept 02, 2013
L’ Italia è il paese dove è più grande la ricchezza privata , più della Francia, più della Germania. Secondo uno studio di Bankitalia la somma di case, soldi cash nei conto correnti e
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L’ Italia è il paese dove è più grande la ricchezza privata , più della Francia, più della Germania. Secondo uno studio di Bankitalia la somma di case, soldi cash nei conto correnti e soldi investiti in titoli e azioni assommerebbe alla cifra di 9mila miliardi di euro, quasi cinque volte il debito pubblico italiano.
Con questo rapporto tra debito e patrimonio se l’Italia fosse un’azienda nessuno la darebbe per fallita, ma il punto è che il debito è di tutti mentre la ricchezza privata è di pochi. Il 10 per cento degli italiani, infatti, possiede il 50 per cento di tutta la ricchezza privata del Paese. Eppure in questo momento di drammatica emergenza questa ricchezza è rimasta intatta e ai ricchi e super ricchi italiani non è stato chiesto alcun sacrificio.
Non c’è la patrimoniale e anzi la pressione fiscale sui patrimoni è diminuita negli ultimi dieci anni dal 9,8 al 5,9 per cento. Con “RICCHI E POVERI” vi porteremo dentro il mondo dei ricchi e super ricchi italiani, vi faremo vedere la vita che fanno, le case dove abitano, dove e come investono i loro soldi e le enormi possibilità che hanno di investire nel futuro dei loro figli. Mentre continua ad allargarsi la platea delle italiane e degli italiani che non riescono a vivere dignitosamente, anche dove meno te lo aspetti.
Pochi sanno che la città più povera del nord è Torino, capitale di una Regione che ha un milione di poveri. Vi racconteremo le ragioni del declino di Torino, la crisi industriale, le tante imprese che chiudono e la vita e la storia dei 40mila cassa integrati della città. Una cifra spaventosa che ha ridotto la capacità di consumo dei torinesi di due milioni di euro al giorno.
Fecha de emisión
Sept 09, 2013
Nella settimana in cui il governo italiano e le sorti della politica sono appese alla sentenza di Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi per il reato di frode fiscale,
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Nella settimana in cui il governo italiano e le sorti della politica sono appese alla sentenza di Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi per il reato di frode fiscale, PRESADIRETTA dopo aver raccontato l’enorme ricchezza privata del nostro paese nella prima puntata, accenderà le sue telecamere sulla ricchezza invisibile, quella non accertata, i soldi dell’evasione e quelli prodotti dalla grande criminalità organizzata.
E’ un flusso di denaro enorme. Sono 120 miliardi di euro i soldi evasi in Italia ogni anno e almeno 10 miliardi di euro i ricavi medi delle mafie, lo 0,7% del nostro Pil. “Soldi sporchi” racconterà i mille modi utilizzati dagli evasori fiscali nel nostro paese: castelli societari, prestanome e quanto è difficile contrastare un’evasione che ha assunto una dimensione enorme, una malattia endemica che toglie risorse a tutti noi e allo sviluppo del paese.
PRESADIRETTA evidenzierà anche quanto è grave l’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico dell’Italia, andrà nel nordest in crisi, dove ogni giorno chiudono decine di aziende, dove le banche hanno chiuso i rubinetti e mostrerà come la grande criminalità organizzata è riuscita in pochi anni, sfruttando gli enormi proventi del narcotraffico, a impossessarsi di centinaia di aziende.
Fecha de emisión
Sept 16, 2013
Nel 2011, quando è cominciata la cura Monti, il debito pubblico era il 120,8 per cento del PIL e c'erano due milioni e 108mila disoccupati. Alla fine di quest’anno il debito pubblico
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Nel 2011, quando è cominciata la cura Monti, il debito pubblico era il 120,8 per cento del PIL e c'erano due milioni e 108mila disoccupati. Alla fine di quest’anno il debito pubblico e’ schizzato al 131,4 per cento del PIL e i disoccupati sono 3 milioni e passa.
Basterebbero già questi due numeri per certificare che le politiche di Austerity che sono state imposte all’Italia dall’Europa sono fallite.
In uno straordinario viaggio che dalla Sicilia, passando per il Nordest ci porta in Portogallo e Francia, PRESADIRETTA racconta il prezzo altissimo che gli europei stanno pagando alle restrizioni di bilancio volute Fondo Monetario Internazionale, Bce e Unione Europea.
Con “BASTA CON L’AUSTERITY” vi facciamo vedere che a pagare i tagli sono dappertutto i ceti più deboli, i giovani, i precari, le donne, gli anziani. In uno struggente racconto, mai visto ancora in televisione, PRESADIRETTA segue le storie dei tanti nuovi emigranti italiani che sono arrivati in Germania per trovare lavoro. Torniamo nel Nord Est e vi raccontiamo la terribile e drammatica catena dei fallimenti , che si sta portando via il meglio della manifattura del nostro Paese.
“BASTA CON L’AUSTERITY” entra nel Portogallo in rivolta, milioni di donne e uomini scendono nelle piazze di un Paese che per aver seguito la ricetta imposta dalla Troika si trova letteralmente alla fame. Mentre in Francia e un po' dappertutto cresce un forte sentimento antitedesco e antieuropeo.
A PRESADIRETTA, per la prima volta e senza censure e tabù, gli imprenditori e gli economisti mettono in discussione la moneta unica, l’Euro, così come è stata concepita e lanciano l'allarme sul futuro di questa Europa.
Fecha de emisión
Sept 23, 2013
Continua il viaggio di PRESADIRETTA per raccontare l’Italia della crisi. Ferrovie, strade, porti, vi mostriamo quanto c’è ancora da fare per modernizzare le nostre infrastrutture e i
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Continua il viaggio di PRESADIRETTA per raccontare l’Italia della crisi. Ferrovie, strade, porti, vi mostriamo quanto c’è ancora da fare per modernizzare le nostre infrastrutture e i mille cantieri che si potrebbero aprire per dare lavoro a centinaia di migliaia di persone.
Mentre il “cantiere Italia” non riesce a decollare, le grandi opere rischiano di trasformarsi in grandi sprechi di denaro pubblico.
PRESADIRETTA vi racconta l’ultima inchiesta aperta dalla Procura di Firenze sul cantiere dell’alta velocità di Firenze, quella che ha portato agli arresti domiciliari l’ex governatrice della Regione Umbria Lorenzetti e un gruppo di dirigenti pubblici.
Vi raccontiamo il disastro dei collegamenti ferroviari del sud Italia, stazioni abbandonate, treni soppressi, linee tagliate. Un pezzo del nostro paese staccato dal resto del mondo. E quanto paghiamo per questo ritardo? Pensate che c’è chi ha stimato in 92 miliardi di euro il costo dei 700 chilometri di ferrovie convenzionali non costruite.
PRESADIRETTA vi porta sulla Salerno - Reggio Calabria, l’autostrada degli eterni cantieri. E’ stato il più grande affare per le cosche della ndrangheta. Non c’è un solo chilometro che non sia entrato in un inchiesta della magistratura. Testimonianze esclusive, intercettazioni e retroscena dell’operazione “Alba di Scilla”. L’ultimo tratto della Salerno Reggio Calabria doveva essere ultimato alla fine dello scorso anno e invece, dopo una spesa di 12 miliardi e mezzo di euro, mancano ancora 58 chilometri. Ma i soldi sono finiti.
Siamo andati a vedere come lavorano i più grandi porti italiani e quelli del nord Europa. PRESADIRETTA ha scoperto che 1 milione e 240mila tonnellate di merce, destinate all’Italia, passano per il porto di Anversa, in Belgio, invece che attraverso i porti italiani. Quanta ricchezza perdiamo ogni anno per colpa della disorganizzazione e per l’eccesso di burocrazia che strangola il porto di Genova? Un
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