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Season 2019
Sui colli intorno a Firenze, tra il 1968 e il 1985, avvengono una serie di efferati delitti: vengono uccise e mutilate giovani coppie che si appartano per cercare un po' di intimità.
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Sui colli intorno a Firenze, tra il 1968 e il 1985, avvengono una serie di efferati delitti: vengono uccise e mutilate giovani coppie che si appartano per cercare un po' di intimità.
È il celeberrimo caso del “mostro” di Firenze, fenomeno mediatico dell’Italia anni ’80, che catalizzò l’attenzione morbosa del grande pubblico e al tempo stesso agitò spettri sessuofobi nelle sacche più pudiche e puritane della società.
Tra il 1971 e il 1989 Udine è sconvolta da una serie di omicidi che rimangono senza colpevole: undici in tutto. Secondo alcuni le indagini non si svolgono con la dovuta perizia, perché
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Tra il 1971 e il 1989 Udine è sconvolta da una serie di omicidi che rimangono senza colpevole: undici in tutto. Secondo alcuni le indagini non si svolgono con la dovuta perizia, perché le vittime sono per la maggior parte prostitute. I crimini sembrano inizialmente casi isolati, o frutto di una vendetta interna al mondo della prostituzione; ma è col passare degli anni, e con l’affinarsi delle procedure investigative, che si cominciano a rivedere indizi e ad avanzare ipotesi. Spartiacque è l’ultimo omicidio, quello di Marina Lepre del 1989. E comincia a profilarsi all’orizzonte la figura di un vero e proprio “mostro”, che dopo aver ucciso incide il ventre delle malcapitate con un taglio dallo stomaco al pube. Ma forse non tutti i crimini sono ascrivibili alla stessa mano. E le indagini proseguono, dopo archiviazioni e riaperture, fino al 2019. Intanto, però, l’unico sospettato è deceduto anni fa. È mai veramente esistito un serial killer nella città di Udine?
Leonarda Cianciulli ha avuto un’infanzia difficile nell’Irpinia dei primi del Novecento. Maledetta da una madre che la rinnega e da una zingara che le annuncia la morte di tutti i suoi
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Leonarda Cianciulli ha avuto un’infanzia difficile nell’Irpinia dei primi del Novecento. Maledetta da una madre che la rinnega e da una zingara che le annuncia la morte di tutti i suoi figli, dopo decine di aborti riesce a mettere al mondo tre maschietti e una femminuccia.
Dedita all’arte dei tarocchi e a piccoli riti di stregoneria, la donna è continuamente tormentata da incubi in cui i suoi figli sono minacciati da spiriti maligni e negativi. Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale la Cianciulli, che intanto si è trasferita nella ricca cittadina di Correggio, si convince che sacrificare vite umane a Dio è l’unico modo per impedire al figlio maggiore di essere convocato al fronte. E così è ispirata a realizzare un tremendo piano diabolico con tanto di sorpresa finale…
Un giorno di primavera di fine anni ’90, sul treno Ventimiglia-Genova, una donna viene uccisa mentre si trova in bagno, senza un motivo apparente. È la seconda donna nel giro di pochi
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Un giorno di primavera di fine anni ’90, sul treno Ventimiglia-Genova, una donna viene uccisa mentre si trova in bagno, senza un motivo apparente. È la seconda donna nel giro di pochi giorni a essere uccisa in questo modo incomprensibile e subito dilaga la psicosi. Il “mostro” della Liguria si chiama Donato Bilancia e ha già ucciso 14 volte. Le radici della sua follia affondano nella sua infanzia difficile, fatta di umiliazioni, abbandono e solitudine. Vi raccontiamo la sua storia.
Roberto Succo. La storia della sua fuga francese, dei cinque morti accertati, delle vittime stuprate, dei sequestri ha un’origine lontana. Risalente a quell’aprile 1981, quando decise di
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Roberto Succo. La storia della sua fuga francese, dei cinque morti accertati, delle vittime stuprate, dei sequestri ha un’origine lontana. Risalente a quell’aprile 1981, quando decise di ribellarsi all'autorità della madre. Che non lo lasciava respirare. Il mostro a due teste.
È forse l'unica donna serial killer della storia d'Italia. Milena Quaglini, classe 1957, nata in una modesta famiglia della provincia pavese, da vittima si è trasformata in carnefice,
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È forse l'unica donna serial killer della storia d'Italia. Milena Quaglini, classe 1957, nata in una modesta famiglia della provincia pavese, da vittima si è trasformata in carnefice, uccidendo due uomini che l'hanno a loro volta stuprata. Il suo è il primo caso nazionale del genere. Dopo un'infanzia difficile dovuta alla presenza di un padre che la picchiava, e un primo matrimonio da cui ha avuto un figlio maschio, Milena conosce quello che diventerà il suo secondo marito, Mario Fogli, un uomo violento che aprirà la strada al suo primo omicidio, quello di Giusto Dalla Pozza, 80 anni, e che sarà la sua seconda, ma purtroppo non ultima, vittima.
La donna è morta nella sua cella nel carcere di Vigevano, strangolandosi con dei pezzi di lenzuolo e appesa al gancio per appendere gli abiti del suo armadietto in acciaio.
È l’alba del 15 novembre 1994. Una donna si lancia da un’auto ferma al casello di Vicenza Ovest invocando aiuto. L’uomo da cui chiede di essere protetta è invece seduto, calmo e
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È l’alba del 15 novembre 1994. Una donna si lancia da un’auto ferma al casello di Vicenza Ovest invocando aiuto. L’uomo da cui chiede di essere protetta è invece seduto, calmo e tranquillo, al posto del conducente: il suo nome è Gianfranco Stevanin. Arrestato per stupro e sequestro di persona, verrà condannato a tre anni. Fino a che, all’interno dei terreni di famiglia, emergono uno dopo l’altro i cadaveri di quattro donne, selvaggiamente uccise e meticolosamente occultate. Quattro omicidi, secondo l’accusa; quattro incidenti, secondo Stevanin, occorsi durante sessioni di sesso estremo. E il processo si trasformerà in uno dei primi grandi dibattiti italiani sulla capacità di intendere di volere.
Uccide due bambini e lascia messaggi provocatori seminando il panico nella Foligno dei primi anni Novanta. È Luigi Chiatti, nato Antonio Rossi, abbandonato dai genitori in tenera età,
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Uccide due bambini e lascia messaggi provocatori seminando il panico nella Foligno dei primi anni Novanta. È Luigi Chiatti, nato Antonio Rossi, abbandonato dai genitori in tenera età, seviziato in orfanotrofio e adottato da una famiglia borghese; un giovane uomo che semina il panico, e tiene con il fiato sospeso grandi e piccini. Quella del mostro di Foligno è una delle storie più macabre e controverse mai avvenute: il ritratto spietato di una personalità complessa e indecifrabile.
Michele Profeta. Che effetto fa l’ambizione quando si scontra con il fallimento e l’anonimato? Quando lo scenario è una città laboriosa e tranquilla, l’esatto contrario dei sogni di
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Michele Profeta. Che effetto fa l’ambizione quando si scontra con il fallimento e l’anonimato? Quando lo scenario è una città laboriosa e tranquilla, l’esatto contrario dei sogni di gloria e godimento di uno dei suoi ospiti, che a fatica ti fa emergere, se non sei animato da una costanza e fiducia nelle tue capacità. La storia di un uomo normale che normale non voleva essere, giunto a un punto della vita nel quale non c’è più tempo per progettare, ma solo arrendersi, o tentare l’ultima scorciatoia.
A cavallo tra il 1832 e il 1833, in un piccolo borgo del Canavese, San Giorgio, a due passi da Torino, spariscono nel nulla due bambine. Che cosa è successo? L’esercito regio, distratto
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A cavallo tra il 1832 e il 1833, in un piccolo borgo del Canavese, San Giorgio, a due passi da Torino, spariscono nel nulla due bambine. Che cosa è successo? L’esercito regio, distratto dai primi moti risorgimentali che scoppiavano nel resto d’Italia, liquida i fatti attribuendoli ai lupi. La verità è ben diversa e decisamente più spaventosa.
Nelle campagne bergamasche, alla fine dell’Ottocento, alcune donne vengono brutalmente aggredite: l’assalitore, e in alcuni casi omicida, morde e beve il sangue delle sue vittime. La sua
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Nelle campagne bergamasche, alla fine dell’Ottocento, alcune donne vengono brutalmente aggredite: l’assalitore, e in alcuni casi omicida, morde e beve il sangue delle sue vittime. La sua identità sarà scoperta dopo anni di paura: è Vincenzo Verzeni, il vampiro di Bergamo, studiato anche da Cesare Lombroso. E se Verzeni fosse veramente un vampiro e si aggirasse ancora per campagne e valli bergamasche?
In una fredda notte di gennaio del 2004, il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Tiziano Masini, si imbatte quasi accidentalmente in un caso apparentemente incomprensibile: due
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In una fredda notte di gennaio del 2004, il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Tiziano Masini, si imbatte quasi accidentalmente in un caso apparentemente incomprensibile: due giovani, un ragazzo e un ragazza, che vaneggiano in un parcheggio in evidente stato di alterazione e due auto in posizioni quantomeno anomale, nei pressi del Ticino. Quando gli inquirenti si recano a casa di lei per una perquisizione, si rivela in tutto il suo orrore un terrificante sottobosco di perversioni, violenza, morte e satanismo, che scuoterà a fondo e in modo indelebile l’opinione pubblica italiana.
2019x13
Season finale
You'll never walk alone - Halloween edition
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Il 14 febbraio 1993, nella periferia di Liverpool, vengono trovati i resti di Jamie Bulger, un bambino di due anni torturato a morte e poi gettato sotto le ruote di un treno. Nella città
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Il 14 febbraio 1993, nella periferia di Liverpool, vengono trovati i resti di Jamie Bulger, un bambino di due anni torturato a morte e poi gettato sotto le ruote di un treno. Nella città del Merseyside si scatena la caccia “al mostro”, condotta dal detective Albert Kirby. Le indagini durano solo due giorni e la verità che emerge rende ancora più spaventoso il brutale omicidio.
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