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Off the Report apre con un’inchiesta su Venezia, dove si sta costruendo una delle più grandi opere del mondo, il Mose, che servirà per proteggere la città dall'acqua alta e dove grazie a
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Off the Report apre con un’inchiesta su Venezia, dove si sta costruendo una delle più grandi opere del mondo, il Mose, che servirà per proteggere la città dall'acqua alta e dove grazie a una legge speciale lo Stato ha fatto arrivare 11 miliardi di euro.
Eppure il Comune non ha i soldi per fare la manutenzione e svende i suoi gioielli. I danni alle fragili strutture di Venezia sono causati anche dal moto ondoso del traffico navale, eppure un decreto del governo ha consentito l’accesso a piazza San Marco di navi grandi quanto il Titanic. Il servizio ripercorre le contraddizioni delle politiche e degli investimenti pubblici sulla città che è patrimonio dell’Unesco.
A seguire una dettagliata inchiesta a sulla gestione degli appalti e la costruzione dei porti da parte di privati, in particolare il caso di Imperia, Fiumicino dove a costruire è il gruppo Caltalgirone. Vediamo quale è stato il ruolo in tutto questo dell’ex ministro Scajola e di come lo Stato ha perso l’occasione di promuovere lo sviluppo economico e rimpinguare le pubbliche casse favorendo di fatto una gestione opaca di un bene comune come le nostre coste.
Parliamo anche del contenzioso giudiziario riguardante le emissioni elettromagnetiche della Radio Vaticana e del contenuto delle ultime perizie effettuate.
Vediamo infine come funziona lo smaltimento dell’amianto nel nostro Paese e a quali rischi andiamo incontro nei prossimi anni.
(da www.offofthereport.rai.it)
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La seconda puntata di Off the Report mette sotto la lente di ingrandimento la comunità Damanhur, una setta new age che ha creato un sistema di potere politico ed economico in Piemonte.
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La seconda puntata di Off the Report mette sotto la lente di ingrandimento la comunità Damanhur, una setta new age che ha creato un sistema di potere politico ed economico in Piemonte. Circa mille persone che si ispirano all’esoterismo e ad uno stile di vita ecosostenibile, guidate da un leader che si sposta in elicottero e si fa chiamare Falco. Off the Report racconta come il sistema Damanhur conti simpatizzanti anche nella magistratura e nei partiti.
A seguire NPI ovvero Neuropsichiatria Infantile, Roma. Un presidio avanzato per la cura di minori con disagio psichico che presto rischia di chiudere. Intanto le liste d’attesa si allungano e malattie che potrebbero essere curate in tempo degenerano, danneggiando il futuro di tanti bambini e aggravando i costi per lo Stato. Eppure con un piccolo stanziamento si potrebbero risparmiare 1,6 miliardi di euro e tante sofferenze.
Ci occupiamo quindi della A12, l’autostrada che dovrebbe attraversare la Maremma: tra Civitavecchia e Grosseto ci sono 90 chilometri di Statale Aurelia con incroci a raso, carreggiate strette, per lunghi tratti anche ad una sola corsia. Da 40 anni gli abitanti chiedono la messa in sicurezza della strada. Da 40 anni la SAT, la Società Autostrade Tirreniche, prova a costruire un'autostrada che vari studi indicano come inutile e dannosa per il territorio. Oggi la SAT sembra essere vicina al successo. A vigilare che tutto venga fatto il più rapidamente possibile c'è anche un commissario governativo, che è anche il presidente della SAT, cioè la stessa società che vuole costruire l'autostrada.
E ancora: il carrozzone Buonitalia che invece di promuovere all’estero l’agroalimentare italiano ha disperso in mille rivoli il denaro dello Stato; le conseguenze del tabagismo e la cultura della prevenzione.
Infine: il “Parco industriale della Sabina”, un polo logistico in provincia di Rieti nel comune di Fara in Sabina. Verranno presentati ed analizzati i diversi attori e protago
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La puntata tratterà alcune problematiche del trasporto ferroviario e aeroportuale a partire dalla Tav con particolare riferimento al tratto Torino-Lione, che secondo le stime attuali,
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La puntata tratterà alcune problematiche del trasporto ferroviario e aeroportuale a partire dalla Tav con particolare riferimento al tratto Torino-Lione, che secondo le stime attuali, costerà almeno 24 miliardi di euro. Le previsioni di traffico merci elaborate negli anni e con cui si giustifica un'opera così costosa per le casse dello Stato, prevedono un aumento degli scambi commerciali tra Italia e Francia. Oggi i dati però fotografano una situazione assai diversa: dal 2005 sulla direttrice Torino-Lione il trasporto merci è diminuito costantemente e la linea esistente è sfruttata solo per un quinto. Secondo la pianificazione europea, la Torino Lione deve essere un nodo cruciale del corridoio mediterraneo, la direttrice ferroviaria che unendo Lisbona a Kiev dovrebbe collegare l’Atlantico all’Est Europa. Ma Portogallo e Ucraina si sono già tirati fuori, e in Francia è in corso un acceso dibattito istituzionale. Alla fine rischiamo di essere gli unici a realizzare un tratto di questo corridoio.
Mentre si concentrato risorse e polemiche sulla Tav, le Ferrovie dello Stato hanno abbandonato le tratte internazionali che collegano l'Italia alla Slovenia, all'Austria e alla Germania. Il Friuli Venezia Giulia si ritrova senza collegamenti ferroviari con tutto l'est Europa. L'unico modo per arrivare in Slovenia sono le strade statali e l'autostrada ed è lo stesso se uno vuole andare da Venezia a Vienna. Mentre il passaggio dal valico del Brennero, per andare a Monaco di Baviera, è gestito solo dall'azienda ferroviaria tedesca. Ma le ferrovie dello Stato stanno pensando anche di eliminare la tratta Cuneo Ventimiglia, una linea storica che collega l'Italia alla Francia. Proprio in questi giorni ci sono manifestazioni e presidi di cittadini italiani e francesi che protestano contro la possibile chiusura. Ormai da anni sono scomparsi anche il diretto Cuneo Nizza, gli Eurocity Milano Nizza ed il notturno Nizza Roma. Tutto questo mentre in Liguria sono in corso i
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In occasione della festa della donna, uno speciale di Report dedicato agli orfani delle vittime di femminicidio dei quali, ad oggi, non esiste un monitoraggio ufficiale. Nel 2023, in
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In occasione della festa della donna, uno speciale di Report dedicato agli orfani delle vittime di femminicidio dei quali, ad oggi, non esiste un monitoraggio ufficiale. Nel 2023, in Italia, sono state uccise 120 donne. Quanti sono gli orfani di femminicidio, però, nessuno lo sa: un monitoraggio ufficiale non esiste. Nella maggior parte dei casi, di questi minori si fanno carico i nonni, che spesso faticano a ottenere i fondi messi a disposizione dallo Stato. La legge 53 del 2022 prevede un monitoraggio sistematico, con cadenza triennale, degli episodi di violenza contro le donne avvenuti anche in presenza dei figli. I relativi decreti attuativi però non sono stati ancora emanati. Contattato dalla redazione, il Ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità ci ha risposto che "il testo, predisposto all'esito del lavoro istruttorio e dei tavoli tecnici, è pronto. Il decreto è stato trasmesso per il necessario parere all'Autorità Garante per la protezione dei dati personali
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Per le persone con disabilità anche comprarsi un vestito può essere un'impresa complicata. Gli abiti che si trovano in commercio non sempre hanno caratteristiche compatibili con le loro
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Per le persone con disabilità anche comprarsi un vestito può essere un'impresa complicata. Gli abiti che si trovano in commercio non sempre hanno caratteristiche compatibili con le loro esigenze. La soluzione è la moda adattiva. Nata negli Stati Uniti, è fatta da vestiti, calzature e accessori che soddisfano le esigenze delle persone con disabilità permanenti o temporanee grazie a piccoli accorgimenti: le cerniere hanno linguette più lunghe per facilitarne apertura e chiusura, le camicie hanno il velcro o le calamite al posto dei bottoni, i pantaloni non hanno tasche posteriori o dettagli che possono causare sfregamento, i tessuti sono elasticizzati, le etichette sono stampate e non cucite. In Italia il settore è ancora indietro e spesso l'unica soluzione per chi vuole comprare capi adattivi è rivolgersi al web.
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