Ora possiamo dire di essere ufficialmente tornate a casa. Per due motivi: primo perché è finita la settimana del Festival e abbiamo lasciato Sanremo. Secondo perché torna la stagione regolare di Tutte le volte che, ogni lunedì a partire da oggi. Per noi è un po’ un tornare a casa ed è per questo che abbiamo scelto questo argomento per la prima puntata. Che significato ha il tornare a casa? Perché a volte ci sentiamo in difetto se abbiamo bisogno di fermarci un attimo? Dove ci sentiamo protetti e al sicuro? Non dimenticatevi di usare la sezione commenti per farci domande, proporci tematiche, dirci le vostre opinioni…quello che volete!

Non sappiamo se c’è un segreto per essere felici. È non lo sa neanche Alessandro Cattelan a poche ore dalla serata del Festival in cui salirà come co-conduttore. È questa la felicità? Avere successo, realizzare i propri obiettivi? Ma soprattutto come distinguiamo i nostri sogni da quelli che gli altri hanno per noi? Ne abbiamo parlato insieme, tra risate e momenti di nichilismo totale, passando da Sanremo a X-Factor, alle difficoltà di fare intrattenimento oggi. Seguiteci e usate la sezione commenti per farci sapere cosa ne pensate di questa nuova puntata. Ci vediamo, o sentiamo, ogni lunedì!

Sbagliare è umano e lo facciamo tutti. Ma che peso hanno sulla nostra vita le “cazzate” fatte? Siamo partite dalla nostra adolescenza, riflettendo su quanto gli errori siano fondamentali per crescere. Poi abbiamo discusso di come siamo cambiate negli anni, di come i social rendano sempre più complicato sbagliare e di come ci stiano antipatiche le persone cattive. Voleva essere una puntata leggera leggera, ma anche oggi alla fine ci siamo andate giù pesante. Sarà per un’altra volta, che vi ricordiamo essere ogni lunedì!

Un avvertimento prima di iniziare…i 50 minuti di questa puntata vi sembreranno volare! Perché come ci ha detto Pablo, il tempo è relativo e questa conversazione con lui avrebbe potuto non finire mai. Abbiamo parlato di lui, della sua storia, dei suoi successi e dei suoi fallimenti, ma anche di noi, intesi come genere umano, amanti delle storie, con una curiosità insaziabile. Cosa incuriosisce le persone? Cosa incuriosisce noi? Speriamo che questa puntata possa arricchirvi come ha fatto con noi mentre la registravamo.

Scusateci se siete Gen Z, in questa puntata comandano le millennial. Abbiamo deciso di ripercorrere la nostra adolescenza per raccontare quel linguaggio condiviso, quell’alfabeto di emozioni, oggetti, esperienze che accomuna tutt* noi nati intorno agli anni ‘90. Per come era fatto il mondo, tanti ricordi della nostra infanzia sono simili e ci siamo chiesti: sarà così anche per le generazioni successive? Hanno anche loro qualcosa che possono definire generazionale? Ma la vera domanda è: quante lire costava un cd?

Vivere da quasi 17 anni con gli occhi puntati di milioni di persone non è facile! Ne abbiamo parlato con Clio, un’amica che - dopo essere partita da YouTube - ha fondato un brand e una azienda. Anche se circondata da una community che le vuole bene, ha dovuto fare i conti con chi le chiedeva di non “cambiare mai”. Ma nella vita si cresce e non possiamo bloccarci per rispettare l’idea e le aspettative che gli altri hanno su di noi. Dagli smokey eye ai trend di TikTok, ai broccoli per fare le lentiggini abbiamo chiacchierato con la Clio che noi conosciamo bene e che in questa puntata potete conoscere meglio anche voi!

La puntata di oggi viene dai tanti suggerimenti che ci sono arrivati. Uno dei più frequenti era “parlate di amicizia”. Ci sarebbero tanti aspetti di cui discutere, molti li abbiamo già affrontati in passato. Quello che faremo oggi è fare un viaggio lungo la nostra esistenza per raccontare tutte le amicizie che abbiamo avuto. Sfrutteremo questo viaggio per raccontare come il concetto di amicizia abbia aspetti universali ma alcuni estremamente personali e soggettivi. Siamo anche curiose di cosa ne pensate voi, fatecelo sapere nei commenti!

Ci sentiamo sempre immersi in un flusso di notizie e informazioni costante, ma quanto siamo davvero informati? In un’epoca in cui bastano tre stories e un carosello su Instagram per parlare di un conflitto internazionale, abbiamo invitato la persona giusta per fare ordine nel caos: Francesco Costa. Con lui abbiamo parlato di FOMO, fiducia nel giornalismo, sensazionalismo, ma anche della fatica (e bellezza) di cercare ancora di capire il mondo. Abbiamo giocato, ci siamo "indignate", abbiamo sorriso e ci siamo anche chieste: vale ancora la pena informarsi? Per noi è un sì.

I film Disney sono stati il nostro primo grande amore. E come ogni primo amore…ci è rimasto nel cuore. Questa puntata è per chi sa ancora le canzoni a memoria e litiga ancora con gli amici su quale sia il classico Disney più bello. Altre motivo di discussione, nella vita vera ma soprattutto sui social, sono gli ultimi lavori che siano remake animati o live action. L’idea alla base è ovviamente sensata: non ci sono più i “buoni” e i “cattivi”. Ci sono solo persone che sbagliano, che si portano dietro ferite, storie complicate, aspettative. Ma riescono a colpirci come facevano le storie in passato?

Essere sempre un passo avanti, avere tutto sotto controllo, prevedere ogni dettaglio. Ma cosa succede quando ti accorgi che, per quanto ci provi, non puoi controllare tutto? In questa puntata, parliamo con Francesca Michielin di perfezionismo, paura di sbagliare e quella paura sottile (a volte non così sottile) che ci porta a voler pianificare ogni aspetto della nostra vita. La vita di un control freak non è facile, ma questa puntata ci ha insegnato che iniziare a parlare di quello che ci spaventa è il primo passo per lavorare su noi stessi. Una chiacchierata che parte dal bisogno di controllo, ma arriva a parlare di sentirsi liberi.

Prima dei follower, c’erano i Top Friends. Prima delle stories, c’era Snapchat. In questa puntata, facciamo un salto nel passato per ricordare com’erano i social prima di diventare quello che sono oggi. Un viaggio tra MySpace, MSN e Facebook, ma anche una riflessione su quanto è cambiato il modo di raccontarci online. Cosa ci manca di quei tempi andati? Come siamo passati da scrivere di noi in terza persona negli stati di Facebook a guardare video di cani su TikTok? E se oggi avessimo 16 anni, da dove inizieremmo a postare?

Oggi puntata particolare, non solo perché Claudio ci racconta i suoi primi approcci alla vita sessuale. Particolare perché abbiamo parlato un po’ di tutto, aperto tematiche importanti, lanciato provocazioni ma senza dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Siamo partiti dalle prime volte, per poi parlare delle differenti pressioni che subiamo in quanto donne o in quanto uomini, e infine abbiamo parlato di monogamia e coppie aperte. Speriamo che possa nascere un bel dibattito anche nei commenti, fateci sapere cosa ne pensate!

Direttamente dal Salone del Libro di Torino! Abbiamo parlato con Daniela di relazioni, amore e linguaggio. È difficile parlare di amore? Sì, però è bello parlarne perché ci sono tanti aspetti da scardinare e analizzare. Daniela ci è stata di grande aiuto e ci ha fatto piacere confrontarci con lei e con chi era presente in sala. Ma una cosa ci rimane da capire: perché ci facciamo la frangetta?

Cosa succede quando, superati i 30 anni, decidiamo di partire per un viaggio con mamma e papà? Sembra una situazione banale, ma abbiamo deciso di confrontarci sul tema del rapporto con i genitori da adulti: come cambia, cosa resta e cosa si scopre di nuovo. Dai viaggi condivisi alle nuove piccole abitudini, dal piacere di ritrovarsi alla dolcezza diversa con cui affrontiamo gli atteggiamenti che un tempo ci davano sui nervi. Una puntata fatta di aneddoti personali, ma nei quali in tante si potranno ritrovare.