3.33

Alex è un 20enne che non ha le idee chiare sul proprio futuro. Vive in una piccola cittadina di nome Trialba. Mentre sta ripulendo il capanno, gestito dal manutentore Ermanno, trova all’interno di una cassetta degli attrezzi qualcosa di misterioso, che al solo sguardo lo fa svenire. Dopo essere stato ricoverato per tre giorni in ospedale il numero e l’orario 3.33 lo perseguita.

Alex è continuamente tormentato, notte e giorno, dal 3.33 e dalle voci che lo accompagnano. Incrocia al Bibliotreno il Dottor Petrov, specialista nel curare traumi utilizzando la tecnica dell’ipnosi. Alex inizia una ricerca sul professore per capire se può aiutarlo a capire cos’è successo il giorno dello svenimento.

Alex convince il dottor Petrov a sottoporlo ad una seduta di ipnosi regressiva. Durante la seduta rivive il suo “trauma” e Petrov si trova faccia a faccia con qualcosa di soprannaturale. L’anziano psichiatra, intrigato e allo stesso tempo spaventato da questo nuovo caso, indaga per dare un senso all’accaduto.

Durante gli studi sul libro e le indagini di Petrov, emergono analogie con alcuni fatti accaduti 40 anni prima. Nel frattempo Alex si imbatte nuovamente in visioni e dopo diversi giorni di assenza prova di nuovo a rientrare nel capanno.

Petrov indaga con il commissario Testa sul libro e gl’ultimi fatti accaduti ma dopo essere stati informati della sparizione di Alex si mettono immediatamente alla ricerca. Vengono inseguiti da strane presenze che tentano di fermare le ricerche dove vengono coinvolti anche gli amici Brianna e Leonardo.

Brianna continua a sentire le voci che gli indicano la strada verso la cantina della casa di Alex. La cosa sembra non avere senso ma sia Teresa che Leonardo sono accondiscendenti verso la richiesta. Da quel momento emergerà gradualmente una scomoda verità.