Tiberio Fiorillo viene obbligato dal padre, il capocomico Silvio Fiorillo, a recitare nella parte di Scaramuccia, ma si rifiuta di indossare la maschera, volendo mostrare il suo viso in
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Tiberio Fiorillo viene obbligato dal padre, il capocomico Silvio Fiorillo, a recitare nella parte di Scaramuccia, ma si rifiuta di indossare la maschera, volendo mostrare il suo viso in quanto il comico, secondo lui, deve far ridere con la sua faccia: alla discussione che ne segue, viene a sapere di essere stato adottato e mantenuto grazie ad un appannaggio proveniente mensilmente da un nobile francese, il marchese De Mauriac.
Decide di cambiare il cognome in Fiorilli e di abbandonare la compagnia (dopo aver salutato Alba, la madre adottiva) per cercare fortuna; giunto a Roma, ha un alterco nell'osteria di Mastro Cencio con due delinquenti, Oreste er Paino e Nando Mezzacalzetta, e salva dalle loro molestie una giovane attrice, Marietta Biancolella.
Si adatta poi a vivere di espedienti, chiedendo l'elemosina e imbrogliando un farmacista, mastro Giulio, e sua moglie Genoveffa; giunto al mare riesce ad ottenere una grossa somma di denaro, 33 piastre, a spese di un turco, ed assume Memmo, un ladruncolo che lo ha scoperto, come valletto.